Ospitata a Castello Giusso, a Vico Equense, sarà inaugurata sabato 30 aprile

Trenta opere realizzate con le più varie tecniche per illustrare la scoperta del bosone di Higgs, la “particella di Dio” ad opera del Cern di Ginevra. Studi che, dal 2012, stanno contribuendo a fare luce sulle origini dell’Universo e sul perchè tutte le cose abbiano una massa. Ė questo il tema della mostra “Arte e scienza: la scoperta del bosone di Higgs”, che sarà inaugurata sabato 30 aprile, alle ore 18.30, nel Castello Giusso. L’evento, organizzato dal Museo mineralogico campano – Fondazione Discepolo in collaborazione con il Cern e l’Istituto nazionale di Fisica nucleare con il patrocinio del Comune e dell’Azienda di Soggiorno di Vico Equense, consentirà di aprire le porte del maniero trecentesco per una settimana a cittadini e turisti, che potranno così visitare, dall’interno, uno dei monumenti più ammirati della costiera sorrentina.
Lungo il percorso espositivo allestito nell’ala prospiciente il giardino, i visitatori potranno ammirare sculture, quadri, mosaici, foto, materiali tessili e prodotti audiovisivi tra cui il video interattivo “Il dono della massa” realizzato dall’Istituto nazionale di fisica nucleare. Ciascuna opera, inserita nel progetto “art@CMS”, è frutto di una collaborazione tra un artista e uno scienziato, personalità sia partenopee sia provenienti dalle più prestigiose università d’Europa, America e Australia, in un excursus ideale che spazia dal Vecchio al Nuovissimo continente.
L’allestimento, di indubbio valore scientifico e culturale, si attesta quale prima tappa italiana del tour itinerante che la mostra compierà tra importanti località e principali capitali europee, terminando poi, a luglio 2017, alla Biennale di Venezia. Ad inaugurare l’esposizione, dopo i saluti del direttore del Museo mineralogico campano, Umberto Celentano, e del sindaco, Benedetto Migliaccio, interverranno Pierluigi Paolucci (scienziato del Cern di Ginevra e dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare, responsabile italiano del progetto “Arte e scienza”), Fernando Ferroni (presidente Istituto nazionale di fisica nucleare) e Bruno Discepolo (presidente della Fondazione Discepolo). Modera il giornalista Luigi Vicinanza, direttore de “L’Espresso”. Tra gli ospiti, attesa anche Elke Atzler, direttrice del Forum austriaco di Cultura di Roma, in segno dell’inizio di una partnership culturale tra l’ente con sede a Roma e la penisola sorrentina.
“Dopo aver ammirato una mostra simile a Napoli a Castell’dell’Ovo lo scorso settembre – spiega il direttore del Museo mineralogico campano, Umberto Celentano – è stato facile associare l’idea di un’esposizione di tale prestigio da ospitare nel nostro castello trecentesco. Un allestimento che sancisce ancora una volta la proficua collaborazione instauratasi da anni tra il Cern di Ginevra e il nostro premio scientifico internazionale “Capo d’Orlando”. Ringrazio – conclude Celentano – il professor Pierluigi Paolucci che ha subito sposato quest’idea e si è fatto portavoce in Svizzera di un evento di tale portata scientifica che costituisce occasione di promozione territoriale e turistica, vista la concomitante apertura alla Città del maniero trecentesco”.
La mostra resterà aperta tutti i giorni, con ingresso gratuito, fino a venerdì 6 maggio, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18. L’ultimo giorno coinciderà con la XVIII edizione del “Premio scientifico internazionale Capo D’Orlando”, che si terrà alle ore 18 nella Sala convegni del Castello Giusso. Tra gli ospiti insigniti quest’anno ci sarà il premio Nobel per la Chimica Stefan W. Hell.