Dal 21 ottobre al 2 novembre, presso la galleria d’arte Salvatore Serio

Aureola, o corona dei personaggi raffigurati. Il “centrino”, tovaglietta ricamata, usata come motivo decorativo, dà il titolo ad una mostra che, negli spazi della galleria d’arte “Salvatore Serio”, a Napoli, ospita le opere di Barbara Karwonska. Nei suoi lavori il centrino assume un significato simbolico, vuole proteggere il mondo interiore delle personalità ritratte.
Il primo lavoro dell’artista, nel quale comparve un centrino, venne realizzato nel 1999. Si trattava de “Il rosario”, un dipinto di grandi dimensioni composto da ventisette tele e due pannelli, donato alla Villa Colombaia di Luchino Visconti ad Ischia e in seguito misteriosamente scomparso.
Le opere esposte vedranno altri due elementi ricorrenti: la corona e la girandola. La corona diviene il simbolo della potenza interiore, mentre la girandola, quello della fanciullezza e dell’innocenza, rappresentando anche un mezzo per affrontare con leggerezza le difficoltà della vita e per ritornare un po’ bambini. Evocatrice di leggerezza e movimento la girandola diviene, ne “Il Trionfo della pace”, anche il simbolo della serenità.
L’artista utilizza colori caldi ed avvolgenti. Le tele sono essenzialmente tricromatiche, realizzate con l’utilizzo del marrone, del viola e del bianco. Il marrone, colore dell’artigianato e della natura, rappresenta la vitalità intesa come equilibrio tra corpo e mente, il viola aumenta il mistero e la magia delle sue opere, il bianco, invece, oltre a conferire luminosità, indica la purezza e la spiritualità del processo creativo.
In esposizione ci saranno tre dipinti di grande formato, alcuni ritratti, e una composizione dal titolo “Sembrano finestre…”, costituita da 24 piccole tele. Sono volti, particolari fisionomici o decorativi per immaginare, per aprire una finestra in un altro mondo quello della poetica inconscia.
La mostra è visitabile fino al 2 novembre, dal lunedì al sabato, dalle 10.30 alle 13, e dalle 16.30 alle 19.30.