Seguendo la tradizione del caffè “sospeso”, chiunque potrà lasciar pagato un biglietto per un successivo visitatore sconosciuto

Il Museo Madre di Napoli applica all’arte contemporanea l’antica pratica filantropica del “caffè sospeso”, tradizione napoletana che consente di bere un caffè espresso al bar grazie alla generosità di qualcun altro.
Ora questa abitudine tutta napoletana, ma riconosciuta a livello mondiale e replicata anche in molti altri paesi tra cui Francia, Argentina, Grecia, Irlanda e Belgio, approda anche nel museo regionale d’arte contemporanea di via Settembrini a partire dalle festività pasquali 2016.
Dal Giovedì Santo, 24 marzo, e fino al 31 dicembre 2016, chiunque potrà lasciar pagato un biglietto per un successivo visitatore sconosciuto, al momento di comprare il proprio o al termine della visita. Un gesto di generosità e al contempo un invito, affinché ognuno operi in prima persona per far avvicinare anche altri alla cultura del contemporaneo, trasformando un’esperienza intima in una necessità importante, significativa e coinvolgente di condivisione e inclusione.
La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee sarà la prima a concorrere all’iniziativa: dal Giovedì Santo alla Domenica di Pasqua lascerà, a disposizione di chiunque voglia usufruirne, e che ne potrà fare richiesta direttamente alla biglietteria, dieci “biglietti sospesi” al giorno. Inoltre, nello stesso periodo, contribuirà al 50% all’acquisto del “biglietto sospeso”, che dunque costerà ai visitatori che vorranno aderire solo 3,50 euro, rispetto al prezzo pieno di 7 euro.
Lunedì in Albis, 28 marzo, come ogni lunedì dell’anno, l’ingresso al museo sarà invece gratuito per tutti.
Inoltre, per i visitatori che si recheranno al Madre la Domenica di Pasqua è prevista una gradita “sorpresa pasquale”: un catalogo in omaggio, fino ad esaurimento scorte, tra una selezione delle pubblicazioni del museo.