Il 15 e il 20 gennaio, ad Avella, il rito propiziatorio del “fucaron” con musica, folclore e gastronomia

Una tradizione antichissima, un rituale legato alla natura, agli alberi e alla foresta, che oggi rivive in chiave contemporanea. È la Festa del Majo di Avella, in provincia di Avellino, che si svolge in onore del patrono San Sebastiano Martire.
La Festa del Majo (dal latino major, l’albero più grande) comincerà domenica 15 gennaio alle 6 del mattino, quando i cittadini si raduneranno per la Santa Messa con la benedizione degli attrezzi che taglieranno il majo. Per poi partire per la montagna, con vivande al seguito da consumare durante il rito, nel corso del quale si sceglierà il majo da tagliare. Alle 14.30 si darà il via alla “processione” del majo tagliato: quest’anno la “discesa del majo” sarà accompagnata dall’Aurunca folk band, banda di tradizione popolare di Sessa Aurunca composta da 25 elementi. Una volta arrivati in piazza Primo Maggio, il majo verrà issato e attorno ad esso verranno posizionati i “sarcinielli”, fascine di legna, raccolti dai “figli del majo”, i giovani del paese.
La festa continuerà venerdì 20 gennaio, quando si darà il via al programma civile e religioso, con giochi antichi alle ore 11 e, alle ore 12, con il convegno “Il majo di Avella”. Alle 14.30 la sfilata dei “figli del majo” nel centro storico del paese e il momento più atteso alle ore 16, con la processione di San Sebastiano Martire: al termine, rientrati in Chiesa e celebrata la Santa Messa, il parroco, Don Giuseppe Parisi, si recherà all’esterno per l’accensione del majo, rito propiziatorio accompagnato dalla musica, che continuerà per tutta la durata del “fucaron”, con il concerto di Luca Rossi, alle ore 19.30 in chiesa, e dei Bottari di Macerata Campania, che comincerà dopo l’accensione.
Ad arricchire la giornata sarà anche l’offerta gastronomica, con stand aperti dalle ore 18 in viale San Giovanni, che sarà incentrata sui piatti della tradizione, con il caciocavallo impiccato, la melanzana di San Sebastiano, la pizza di granone con scarole e fagioli, castagne, nocciole, ricotta, formaggi, torrone preparato al momento e il dolce di San Sebastiano.
Su prenotazione, al numero 380.4309703, sarà possibile effettuare visite guidate all’anfiteatro romano.