Sabato 25 e domenica 26 marzo, l’evento nazionale di sensibilizzazione e di raccolta pubblica di fondi, promosso dal Fondo Ambiente Italiano

Nel fine settimana si svolge in tutta Italia la 25ma edizione delle Giornate Fai di Primavera, appuntamento che consente di ammirare, in oltre 400 località, oltre mille siti, tesori di arte e natura spesso sconosciuti, inaccessibili ed eccezionalmente visitabili con un contributo facoltativo.
Queste le aperture più interessanti in Campania:

Castel Capuano, a Napoli
Di origine normanna, è stato per secoli il centro della vita giudiziaria e culturale del Regno di Napoli. Fondato nel 1154 su un preesistente fortilizio, venne ampliato su volere di Federico II che lo adattò a residenza reale. Con gli Angioini prima e gli Aragonesi in seguito il castello perse via via di centralità fino a che, con l’annessione del Regno di Napoli alla corona di Spagna, fu destinato per la prima volta alla funzione di Palazzo di Giustizia. In questa nuova veste, furono eliminate tutte le strutture tipicamente militari, mentre i sotterranei furono destinati a prigioni dotate di camere di tortura. Durante la sua lunga storia ha subito molti restauri e rifacimenti che ne hanno determinato l’aspetto attuale. Fra le sale interne, una delle più interessanti è certamente il Salone della Corte d’Appello, con affreschi eseguiti alla fine del XVIII secolo che rappresentano 12 figure muliebri, ognuna raffigurante una provincia del regno. In questa sala, oggi meglio conosciuta come Salone dei Busti – destinata a cerimonie e conferenze – e nel saloncino attiguo, si possono ammirare i busti dei giuristi che resero celebre il Foro di Napoli e uno splendido soffitto affrescato diviso in tre campi, ciascuno dei quali celebra la forza e il trionfo della Giustizia. Dal Salone dei Busti si accede alla Cappella della Sommaria, dove i giudici sostavano e ascoltavano la messa prima di adunarsi e deliberare sulle condanne.
Apertura: Sabato 25, ore 9.30 – 18 (ultimo ingresso ore 17.30); Domenica 26, ore 9.30 – 14.30 (ultimo ingresso ore 14) ingresso esclusivo agli iscritti FAI, con possibilità di iscriversi in loco.

Parco Letterario di Nisida 
Dal greco nesis (isoletta), Nisida appartiene all’Arcipelago Campano ed è una piccola isola di incontaminata bellezza collegata alla terraferma da un lungo pontile carrozzabile. Di origine vulcanica, conserva la tipica forma a caldera e la temperatura mite che la caratterizza ha consentito la proliferazione di molte specie vegetali tipiche della macchia mediterranea. Di proprietà demaniale, normalmente non è visitabile in quanto ospita l’Istituto Penale Minorile di Napoli maschile e femminile, il Centro studi sulla criminalità minorile e altri servizi della giustizia minorile e pertiene al Ministero della Giustizia. Il progetto Nisida Parco Letterario ha mosso i suoi primi passi alcuni anni fa quando la professoressa Maria Franco ha incominciato, con i giovani ospiti dell’istituto, a raccogliere le opere letterarie ispirate a questa piccola isola esaltata nella letteratura fin dall’antichità – da Omero a Cicerone, da Boccaccio a Sannazzaro, da Calderon de la Barca a Cervantes e Dumas – per costruire un percorso di letture itineranti, in cui l’isola diventa palcoscenico di visite guidate e animazioni teatrali a cura dei ragazzi. Oltre all’Istituto Penale Minorile Nisida ospita una pluralità di strutture, come un centro polifunzionale per utenza penale e a rischio. In occasione delle Giornate di Primavera gli iscritti FAI avranno in esclusiva l’opportunità di visitare il parco letterario e i percorsi naturalistici in compagnia degli Apprendisti Ciceroni e dei giovani del Penitenziario Minorile.
Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 9.30 – 16.30 ingresso esclusivo per gli iscritti FAI, possibilità di iscriversi al FAI in loco, visite guidate con prenotazione obbligatoria su faiprenotazioni.it

L’ex stabilimento Cirio di Vigliena a San Giovanni a Teduccio
Famosa fabbrica di pomodori pelati chiusa da circa vent’anni, si stagliava sull’orizzonte con il profilo di un castello medioevale. Il complesso nel 2011 è stato parzialmente riconvertito e ristrutturato per accogliere i laboratori degli allestimenti scenici del Teatro San Carlo di Napoli, normalmente chiusi al pubblico. Il progetto è di un accordo che ha conferito la gestione dell’opificio al Teatro San Carlo per accogliere i laboratori degli allestimenti scenici e le officine di falegnameria e decorazioni pittoriche. Vi si svolgono anche le prove del Coro giovanile dei Sancarlini, nato nel 2012 da un progetto per cui la musica si fa strumento di riscatto sociale. Gran parte dell’archivio storico sancarliano si trova oggi in questi depositi ed è oggetto di una consistente attività di ricerca sulla storia del Lirico. Sabato 25 marzo ci sarà una mostra con le scenografie e i costumi di scena in corso d’opera per lo spettacolo Siroe Re di Persia – atteso per domenica 30 aprile – e per il balletto Alice in wonderland – in scena domenica 14 maggio. Sarà inoltre possibile assistere alle prove del coro giovanile dei Sancarlini, formato anche dai ragazzi di Scampia.
Apertura: Sabato 25, ore 9.30 – 18 (ultimo ingresso ore 17); Domenica 26, ore 9.30 – 14 (ultimo ingresso ore 13). Prenotazione obbligatoria su faiprenotazioni.it

Istituto Italiano di Studi storici e Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, a Napoli
L’Istituto italiano per gli studi storici fu fondato nel 1946 da Benedetto Croce e ha sede nel palazzo Filomarino, a fianco della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce. Come si legge nello statuto, nacque col proposito di avviare i giovani «all’approfondimento della storia nei suoi rapporti sostanziali con le scienze filosofiche della logica, dell’etica, del diritto, dell’economia e della politica, dell’arte e della religione, le quali sole definiscono e dimostrano quegli umani ideali e fini e valori, dei quali lo storico è chiamato a intendere e narrare la storia».
La biblioteca consta di oltre 120.000 volumi e 400 periodici correnti, di argomento storico, filosofico e letterario.
Apertura: Sabato 25: 9.30 – 17 Ultimo ingresso ore 16; Domenica 26: 9.30 – 17 Ultimo ingresso ore 16. ingresso esclusivo agli iscritti FAI, con possibilità di iscriversi in loco

Complesso di Sant’Andrea delle Dame, a Napoli
Aperto per la prima volta in occasione della 25ma edizione delle Giornate FAI di Primavera, il complesso monastico di Sant’Andrea è normalmente chiuso al pubblico perché ospita il corso di laurea in Odontoiatria della Facoltà di Medicina della Seconda Università degli Studi di Napoli. Venne fondato verso la fine del Cinquecento da quattro nobildonne, figlie del notaio Andrea Palescandolo, le quali, presi i voti nel 1580, istituirono un convento dell’ordine agostiniano dedicato a Sant’Andrea, da allora chiamato delle Dame. Settecenteschi sono invece la Torretta reale di Costantino Manni e il chiostro belvedere, per la cui realizzazione le monache entrarono in lite con il confinante convento di San Gaudioso. Il monastero è stato soppresso durante l’occupazione francese e nel 1884 la chiesa annessa fu chiusa al culto. I bombardamenti che colpirono la città durante la Seconda Guerra Mondiale non risparmiarono la struttura, ma il complesso ha mantenuto i suoi tratti originari. Restaurata nel 2004, la chiesa conserva affreschi di Belisario Corenzio e di Giacinto Diano, statue marmoree, un altare con intarsi di madreperla e un pavimento maiolicato. Di notevole pregio è l’ampio e luminoso chiostro, con la facciata decorata da finte colonne e arcate dipinte dal fiammingo Pietro Mennes.
Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 9.30 – 18 (ultimo ingresso ore 17).

Polo di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II, fra Ingegneria e Apple
Il Polo decongestiona la sede storica della facoltà di Ingegneria di Fuorigrotta. È realizzato nell’area ex Cirio di San Giovanni a Teduccio con modernissimi laboratori per analisi ambientali, realtà virtuale, ingegneria dello sport, prove su grandi strutture, aule, una straordinaria Aula Magna e la prima Academy europea Apple che formerà 1000 sviluppatori in un triennio. Laboratori e spazi Apple saranno aperti ai visitatori. Il progetto del giapponese Ishimoto realizza un grande parcheggio sotterraneo con al di sopra un grande parco urbano, facciate in pietra vulcanica e moderne macchie colorate. La storica ciminiera della Cirio è utilizzata per l’impianto di condizionamento.
Apertura: Sabato 25 ore 9.30 – 18; Domenica 26 ore 9.30 – 18

Parco Sorgenti Ferrarelle, a Riardo (Ce)
Il Parco Sorgenti Ferrarelle di Riardo è un’area naturale incontaminata di circa 380 ettari nella lussureggiante Valle d’Assano: un luogo naturale ideato appositamente per essere fruito da bambini e adulti, in grado di fungere da esempio di corretta gestione delle risorse idriche ed energetiche. È la prima oasi “certificata” FAI, nata grazie alla collaborazione tra la Fondazione e Ferrarelle SpA. Il progetto è consistito in interventi agricoli e architettonici come la messa a dimora di colture storiche, la piantumazione di nuovi alberi, soprattutto ulivi, il restauro conservativo dell’antica Masseria Mozzi e l’istituzione dell’azienda biologica Masseria delle Sorgenti Ferrarelle.
Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 10 – 13.15

Sorgente Pollentina, a Cassano Irpino (Av)
La sorgente Pollentina è il principale recapito della falda della circolazione idrica sotterranea del Monte Terminio-Tuoro, costituito da calcari e con un “carsismo” sviluppato. la sorgente, La sorgente – dove per preservare la purezza delle acque, una cupola evita la dispersione dell’ossigeno che, in bolle, affiora alla superficie – va ricordata non solo per l’alimentazione di 2 acquedotti, Alto Calore e Pugliese, realizzati all’inizio degli anni ’60, ma anche per la tecnologia che ha consentito di captare tali acque e portarle in superficie. La risorsa idrica del complesso delle sorgenti di Cassano è utilizzata a scopo potabile e tramite la Galleria di Valico raggiunge Campania, Puglia, Basilicata e Campobasso
Apertura: Sabato 25: 9 – 13 / 14 – 17; Domenica 26: 9 – 13 / 14 – 17

Acquedotto Augusteo del Serino, a Cesinali (Av)
Un’opera fra la più imponenti fra quelle realizzate in età romana, voluto da Marco Vipsanio Agrippa e costruito a partire dal 27 a.C., a servizio delle principali città della Campania e del porto militare di Miseno. Capolavoro d’ingegneria idraulica è realizzato nello stesso anno in cui Ottaviano è proclamato Augusto. Partendo dalla sorgente di Serino, il Fons Augusteus raggiungeva l’area flegrea e costituisce il più lungo acquedotto costruito nei territori dell’Impero, con uno sviluppo complessivo di circa 140 chilometri. Di esso sopravvivono ampie testimonianze storiche e materiali e può essere considerato un lungo filo blu che lega tutti i luoghi più rilevanti della Campania storica.
Apertura: Sabato 25: 9 – 13 / 14 – 17; Domenica 26: 9 – 13 / 14 – 17

Serbatoio di Monte Pizzuto e Installazione di Mimmo Paladino, a Solopaca (Bn)
“Cominciai a riflettere su questa enorme ferita inflitta alla montagna per la costruzione di una galleria che consentisse di pescare acqua e portarla in superficie… mi venne l’idea di usare un materiale umile semplice e poco costoso come il vetro, in particolare, quello di risulta prodotto dalle bottiglie macinate”. Il serbatoio è situato all’interno del Parco Regionale dei Monti Taburno e Camposauro ed ha interessato il territorio di 15 Comuni. Permette la captazione di 400 litri al secondo di acqua potabile, distribuita ad una popolazione di 150.000 persone. Oltre al sistema di captazione è stato realizzato un serbatoio di testata della capacità di 15.000 m3 , alla quota di 530 m s.l.m.
Apertura: Sabato 25: 9 – 13 / 14 – 17; Domenica 26: 9 – 13 / 14 – 17

Palazzo Pezzella, a Sant’Arpino (Ce)
Ad avviare la costruzione di questo palazzo – avvenuta in più fasi – furono i Guarino, grossi latifondisti, che ne rimasero proprietari per tre generazioni. Non vi è una data d’inizio dei lavori precisa, ma si presume che fossero iniziati intorno alla metà del Settecento.
Apertura: Sabato 25: 10 – 17; Domenica 26: 10 – 17