Secondo un’indagine di Doxa, la maggioranza degli italiani sceglie di mangiare fuori casa per stare in compagnia

Quante volte, in media, gli italiani mangiano al ristorante? Cinque in un mese, secondo un’indagine di Doxa per Groupon. La spesa è di 21 euro a testa. E in cima alle preferenze ci sono la pizza e i piatti della cucina mediterranea. Da fotografare, e condividere tramite social, ovviamente.
La ricerca è stata svolta in occasione di Chef Awards, evento food in scena il 29 maggio che premia i migliori talenti culinari nazionali sulla base delle recensioni lasciate dai clienti online. Secondo il sondaggio, concedersi un pasto fuori casa, soprattutto a base di pizza e cucina mediterranea, rappresenta per molte persone anche un’occasione per staccare la spina e vivere momenti piacevoli in famiglia e con gli amici.
Nel dettaglio, l’80% degli italiani mangiano fuori casa almeno una volta al mese e di questi il 57% esce almeno una volta alla settimana. Nel caso dei più giovani, tra i 18 e i 34 anni, le uscite mensili salgono a sei, e per il 44% degli under 24 sono in aumento rispetto allo scorso anno. A sorpresa, lombardi e veneti, sono i meno avvezzi a mangiare fuori casa (in media poco più di 4 volte al mese), mentre Sicilia e Toscana sono le regioni che amano di più andare al ristorante (in media sfiorano le 6 volte al mese). Anche se la maggior parte degli intervistati esce il venerdì e il sabato sera (82%), l’analisi mostra che la domenica batte il mercoledì (30% vs 24%) ma il mercoledì riscuote più successo nella fascia giovane del campione (18-34), che esce a metà settimana per spezzare la routine.
I piatti più gettonati per una cena fuori casa sono infatti la pizza, scelta dal 77% degli intervistati, seguita dalle pietanze della cucina mediterranea (65%) e dalle prelibatezze delle trattorie con cucina casalinga (55%). La cucina etnica, indicata dal 33% delle persone coinvolte, è preferita soprattutto nelle regioni del Nord Italia (Piemonte, Liguria e Lombardia). Al Sud si preferiscono hamburgherie, locali di street food e da aperitivo. In merito al budget, invece, la spesa media si aggira intorno ai 21 euro: nel dettaglio, per una pizza si spendono 16 euro, per la cucina mediterranea almeno 30 euro, per la trattoria scendiamo a 20 euro e infine per l’etnico a circa 23 euro.
Non sempre la golosità è il motivo che spinge gli italiani a concedersi una cena al ristorante. La maggior parte delle persone che ha partecipato al sondaggio (66%) ha infatti dichiarato di mangiare fuori casa “per stare in compagnia e rilassarsi senza dover cucinare”. Nel 42% dei casi, invece, conta “sentirsi bene, staccare la spina, cambiare aria e spezzare la routine”. Solo il 41% ha dichiarato di “voler mangiare cose buone che non si possono o non vogliono cucinare a casa”. La qualità del cibo (77%) resta tuttavia il criterio principale secondo il quale scegliere un posto piuttosto che un altro. Altri fattori sono il prezzo (73%) la pulizia del locale (62%), la posizione (56%), lo staff (53%) l’atmosfera che si respira (53%) e infine il consiglio di amici e parenti (51%). Quest’ultimo aspetto risulta più importante per gli under 35, che lo posizionano al quinto posto in classifica tra i criteri di scelta di un ristorante. Man mano che passano gli anni invece, si privilegia l’atmosfera del locale e la cortesia dello staff.
Il passaparola di amici e parenti resta il motivo principale che spinge i consumatori a provare un nuovo ristorante: nel 66% dei casi il consiglio e l’esperienza diretta dei propri conoscenti risulta fondamentale per convincere gli Italiani a concedere la possibilità ad un nuovo locale. Il 58% si affida alle recensioni online sui portali dedicati (scelta privilegiata soprattutto dagli uomini 60% vs 57%), mentre solo il 39% sceglie il ristorante girando per la città e scovando autonomamente nuovi posti. La Toscana è l’unica regione in cui la ricerca di recensioni sui siti per scoprire un locale nuovo supera il passaparola tra amici (65% vs 55%), mentre in Piemonte le due opzioni si equivalgono (62%). Per i giovani dai 18 ai 35 anni anche i consigli dei food blogger ricoprono un ruolo particolarmente importante. I web influencer del settore culinario sono in generale abbastanza seguiti nel nostro Paese, come testimoniato dal 52% degli intervistati. La percentuale sale per il target tra i 35 e 44 anni, raggiungendo il 56%.
Il 69% degli intervistati dichiara di condividere con gli altri l’esperienza fatta al ristorante tramite il passaparola o i social media; in particolare il 63% racconta l’esperienza se positiva, e il 43% se è stata negativa. Tra i 18 e i 24 anni addirittura l’80% è propenso a condividere la propria opinione, abitudine che sembra più radicata in Sicilia (84%) e Campania (77%). Fra coloro che raccontano la propria esperienza, il 62% preferisce parlarne a voce, mentre il 49% utilizza le piattaforme dedicate al mondo food per lasciare una recensione e raggiungere un pubblico ampio. Il 29% utilizza Facebook, Twitter, Whatsapp. Chi sceglie di lasciare una testimonianza negativa sul web, lo fa soprattutto per avvisare i futuri clienti, creando un circolo virtuoso tra utenti (83%). Solo un 15% lo fa solo per sfogarsi dell’esperienza poco piacevole. Le recensioni online sono valutate in maniera positiva da gran parte degli intervistati: il 68% si fida delle recensioni e il 91% di chi esce a mangiare ritiene che sia importante controllarle per la scelta. La maggior parte degli intervistati però (58%) ritiene che vadano verificate personalmente: ciò che può essere buono per gli altri non lo è per noi e viceversa. In 6 casi su 10 prevale l’idea di leggerle con spirito critico, in attesa di farsi una propria idea sul locale.