Dal 12 al 28 maggio, al Palazzo delle Arti di Napoli, la mostra fotografica di Carlo Marriale

Si intitola “L’armonia delle cose nascoste” l’esposizione delle fotografie di Carlo Marriale, ospitata dal 12 al 28 maggio nel Foyer del Palazzo delle Arti di Napoli.
Non sono fotografie, quelle realizzate da Carlo Marrale, bensì opere fotografiche, dove il fine non consiste nell’abilità dell’uso della macchina, destinata a fissare la realtà nella sua apparenza, bensì si eleva a pura arte, capace di evocare realtà profonde e misteriose. Di fatto egli usa il mezzo fotografico come il musicista lo strumento e il pittore il pennello. Forse persino con un po’ più di maestrìa, dal momento che l’effetto ottenuto è tale da trascendere il mezzo con cui è stato realizzato, rendendolo non facilmente individuabile.
Le sue opere, infatti, parlano il linguaggio simbolico dei colori e quello sublime della musica, che non rappresenta né definisce, ma apre mondi all’emozione, all’intuizione e all’interpretazione personali: è l’espressione artistica della non-forma, che non solo comunica senza parole o immagini definite, ma soprattutto porta alla luce il mondo interiore di ciascuno attraverso vibrazioni cromatiche e suggestioni.
L’arte di Marrale sceglie il particolare e lo ingrandisce, al punto tale che esso si trasfigura e si muta in altro: il microcosmo diviene macrocosmo, l’insignificante acquista significato e il nulla si rivela tutto.
Così una molecola di ruggine o di vernice si trasforma in vastità di suggestioni emotive e interpretative, in cui aleggia (L’Armonia delle cose nascoste), nascoste non fuori, ma dentro di noi.