Non conosco posto migliore, per scoprire l’anima di un paese, che visitare i mercati.
Quelli dove la gente del posto va a fare la spesa, per le necessità quotidiane.
Frutta e verdura, carne, pesce, formaggi, le specialità locali e gli oggetti di uso comune.
Sulle bancarelle non trovi solo mercanzia.
Lì ci sono le forme, i colori, gli odori e i rumori, la lingua delle conversazioni, le facce e i gesti dei venditori e quelli dei clienti.
Un caleidoscopio di stimoli, una rivoluzione per i sensi, intorpiditi dalla monotonia.
I mercati sono il manuale di conoscenza di un popolo.