Dal 6 dicembre 2016 al 28 maggio 2017, nella Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta

Centocinquanta capolavori provenienti da collezioni private, tra cui la “Maddalena addolorata” del Caravaggio, compongono la mostra “I Tesori nascosti. Tino di Camaino, Caravaggio, Gemito”, che sarà ospitata a Napoli, fino al 28 maggio 2017, nella Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, a Napoli, appena restaurata.
“Non la chiamate mostra, questo è un vero museo. È un’esposizione per la gloria dell’Italia, per la felicità di Napoli – ha detto Vittorio Sgarbi nel presentare l’esposizione – L’arte non ha territori, né temi. Per questo abbiamo portato in questa chiesa, che di per sé è già un capolavoro, questa immensità di bellezza davanti alla quale vi sentirete storditi”.
Il titolo “I tesori nascosti” suggerisce il leitmotiv della mostra, ovvero l’intento di “portare alla luce” ciò che normalmente non è possibile vedere: opere d’arte che non sono esposte nei musei pubblici ma appartengono a fondazioni bancarie, istituzioni e collezionisti privati.
La mostra, aperta tutti i giorni della settimana e festivi fino alle 23, si propone di dipingere un quadro della “geografia artistica” italiana, tenendo conto delle sue molteplici tinte e sfumature, ospitando, nella basilica, i capolavori provenienti da diverse scuole e regioni. All’eterogeneità geografica si associa quella temporale: le opere attraversano un arco di tempo che va dal 13mo secolo sino al Novecento, con l’obiettivo di mostrare l’evoluzione artistica di stili e correnti che si dipana tra una testa di maestro federiciano del 1250, sino a un autoritratto di Antonio Ligabue.
Inclusa nel biglietto una app, che mette a disposizione i contenuti della mostra, illustrati da una audioguida d’eccezione: Vittorio Sgarbi.
Info: www.itesorinascosti.it.