Stop a caramelle e bon bon, spazio a fichi e prugne secche e biscotti fatti in casa

Si narra che, durante la notte dell’Epifania, Madre Natura, esausta per le energie spese durante tutto l’anno, si trasforma in una buona vecchina che, dopo aver consegnato i doni, simbolo di una nuova semina, è pronta a farsi bruciare per far rinascere dalle sue ceneri una luna nuova rappresentata da una giovane Natura.
In Italia il mito della Befana continua ad affascinare e circa il 43% degli italiani appenderà la tradizionale calza, come rileva un’indagine di Coldiretti e Ixè.
La novità è invece che, sotto la spinta di una migliore alimentazione, tornano insieme ai dolciumi anche fichi e prugne secche, nocciole, noci e soprattutto biscotti fatti in casa. La crescente attenzione alla dieta ha cambiato dunque il contenuto delle calze “appese” al camino dalla simpatica vecchietta che in passato ai più “discoli” regalava solo aglio, peperoncino, patate e carbone vero.
Con un terzo dei bambini italiani obesi o in sovrappeso nelle case si tende a sostituire caramelle, cioccolate, gomme da masticare e bon-bon per i bambini “buoni” e carbone dolce per quelli “cattivi”. Tornano i prodotti naturali dunque a simboleggiare il significato della ricorrenza che, nell’antichità celebrava la morte e la rinascita della natura dopo il solstizio invernale.