Sabato 20 giugno 2015, alle ore 21.45, al  Belvedere di Villa Rufolo le musiche del “Tristano e Isotta” di Wagner

La 63ma edizione del Ravello Festival celebra l’opera del compositore Richard Wagner con una programmazione che partirà sabato 20 giugno e si concluderà il 5 settembre proprio con due omaggi dedicati al grande artista che, nella Città della Musica, scoprì il giardino incantato di Klingsor.
L’ouverture sarà affidata agli étoiles dell’Opéra di Parigi, Dorothée Gilbert e Mathieu Ganio, che sabato 20 giugno, alle ore 21.45, al  Belvedere di Villa Rufolo danzeranno sulle musiche del “Tristano e Isotta” di Wagner. A 150 anni dalla prima messa in scena dell’opera, questa celebre vicenda d’amore e morte viene declinata in danza con la presenza di due formidabili interpreti e le coreografie di Giorgio Mancini, già direttore del corpo di ballo del Maggio Musicale Fiorentino, oltre che discepolo di Béjart.
L’InCanto ravellese nel solco di Wagner proseguirà il 24 luglio con un concerto in esclusiva italiana della Junge Philharmonie Wien, diretta dal maestro Michael Lessky con il coro Estro Armonico, che offrirà una serata di musica sinfonica in cui saranno riproposte alcune delle storiche composizioni delnume tutelare del Ravello Festival.
Lo spettacolo “Lo cunto di Tristano” che andrà in scena sabato 22 agosto si snoda tra arrangiamenti delle musiche di Wagner e melodie originali di Roberto Molinelli. Protagonista sarà l’attore e cuntista Vincenzo Pirrotta al quale è affidata anche la regia dell’evento liberamente tratto da “Tristano” di Goffredo di Strasburgo, “Tristano e Isotta” di Richard Wagner e “Finestra con le sbarre” di Klaus Mann.
Il solco wagneriano, e con esso il festival, si chiuderà il 5 settembre con un’altra esclusiva italiana: “Il Parsifal” con protagonisti l’Orchestra Mariinskij, diretta dal maestro Valerij Gergiev con il coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Oltre ad essere l’ultima opera del compositore tedesco, “Parsifal”è anche il capolavoro per il quale Ravello, attraverso i giardini del suo principale monumento, sente questo profondo attaccamento alla figura del Maestro Wagner. Villa Rufolo, i suoi giardini e la sua straordinaria bellezza, sono entrati stabilmente nel top dell’offerta culturale e museale italiana.