Nei giorni scorsi ha avuto luogo a San Potito Sannitico, a pochi chilometri da Piedimonte Matese, nel casertano, la manifestazione “Mercatino di Natale” di apertura al clima natalizia all’insegna dell’arte nelle sue più varie ed emozionanti espressioni. L’evento annuale organizzato dalla Proloco “Genius Loci” ogni nel primo weekend di dicembre è un richiamo alla riscoperta della bellezza di questo centro dislocato nell’area del Parco Regionale del Matese.
La temperatura un po’ più frizzante di quest’area del casertano ha accentuato il richiamo verso il tepore delle braci lungo le vie del centro storico dove ogni anno artigiani espongono presepi e manufatti in legno, stoffa e ceramica e produttori agroalimentari presentano e guidano nella degustazione di delizie enogastronomiche di sapori spesso perduti e felicemente ritrovati. Tra questi ultimi prodotti caseari tipici del Matese quali la provola, il caciocavallo, il formaggio pecorino, l’olio nella varietà caiazzana, i funghi porcini dei boschi della vicina Cusano Mutri, il vino principalmente prodotto dalla varietà autoctona del Pallagrello nero, il pane cotto nel forno a legna, i salumi tipici come la salsiccia di maiale, la frutta secca quale le castagne del monaco, ed ancora i piatti prêt-à-porter che primeggiano per bontà e gradimento nei ricettari delle nonne dell’alto casertano quali le frittelle con le patate, il baccalà fritto e le pastelle con le alici. Il gusto slow della tradizione è rivisitato in quest’occasione ed in questo luogo in chiave natalizia con le vie lastricate del centro storico costeggiate dagli alberi decorati, i portoni antichi ad arco incorniciati dagli addobbi agro-natalizi, le luminarie del Comune che rischiano discretamente in favore dell’atmosfera pre-festiva, i cortili romantici adornati da stelle di Natale, le mostre di arte presepiale, i dolci tipici quali gli struffoli, i roccocò e i mostaccioli.
Lo stile slow di San Potito si ritrova nel gusto inteso a tutto tondo e nello stile dell’accoglienza. San Potito Sannitico è nella rete internazionale del buon vivere dal 2008 ricevendo nel 2009 l’attestato di Cittàslow, fa parte dei 100 comuni fioriti d’Italia ed inoltre è stata premiata nel corso del Forum Asmenet quale “Comune Innovatore” nel 2010.
La tradizione incontra qui la modernità sublimando il connubio nella capacità di accoglienza che riesce ad esprimere. Oltre agli agriturismi e alle country house situati nel verdeggiante paesaggio circostante, il paese dall’ospitalità diffusa conta numerosi Bed & Breakfast. Vi sono poi i palazzi privati d’interesse storico-artistico come il bellissimo Palazzo Filangieri De Candida Gonzaga già Sannillo del ‘700 che è stato visitabile su prenotazione nel corso della manifestazione e Palazzo Izzo sede del “Ti racconto una storia”, Museo che racconta su prenotazione, in forma di favola gli antichi mestieri e tradizioni.
Più che ‘ospitati’ in questa cittadina il pellegrino si sente accolto, nel senso etimologico di ‘accogliere’ dal latino colligere, ‘raccogliere presso di sé’ ovvero ricevere con affetto. Vi è una sottile differenza tra ‘ospitare’ ed ‘accogliere’. Ospitare esprime il senso di dare alloggio ai turisti in questa cittadina qui è inglobato nel senso di accoglienza che viene trasmesso nei racconti della storia, sia quella personale degli abitanti, sia quella cittadina attraverso i suoi beni culturali ed architettonici ed ancora dell’area geografica del Parco Regionale del Matese con la sua morfologia, i suoi percorsi naturalistici e le sue vie del gusto.
Testo e foto di Phyllis De Stavola