Il manuale per scegliere l’omaggio floreale senza cadere negli equivoci

Quasi un italiano su tre regala fiori a San Valentino. E’ quanto emerge dai risultati del sondaggio condotto dal sito www.coldiretti.it. Tra i doni gettonati si registrano anche i capi di abbigliamento (27%), cioccolatini o altri dolciumi (23%) ma c’è anche un 20% che si impegna nell’acquisto di un gioiello o di un altro oggetto di valore. L’omaggio floreale si conferma simbolo della festa degli innamorati anche grazie all’effetto propulsivo di Sanremo ma rischia di essere fonte di equivoci se non se ne conosce il linguaggio.
Il mazzo di rose deve essere sempre composto in numero dispari di fiori che nei loro colori possono comunicare sensazioni differenti. Se le rose rosse significano passione ardente, quelle bianche testimoniano l’amore puro e spirituale mentre il color corallo rivela il desiderio. Ancora la rosa muschiata significa bellezza capricciosa, il color pesca palesa un amore segreto, l’arancio esprime fascino, il rosa amicizia, affetto e gratitudine. Particolare attenzione va prestata alla rosa di colore giallo perché oltre a simboleggiare un amore disperato per l’assillante gelosia, potrebbe significare anche tradimento o amore in declino. Il ranuncolo simboleggia bellezza malinconica e la calendula è ambasciatrice di dedizione, ma anche di pene d’amore e potrebbe rappresentare la sofferenza dell’innamorato non corrisposto. Anche il garofano e il tulipano hanno un loro particolare significato a seconda del colore: il garofano bianco significa fedeltà, quello giallo eleganza, quello rosa amore reciproco e quello rosso amore vivo e intenso; per il tulipano, invece il colore rosso esprime una dolce dichiarazione d’amore, lo screziato complimenti per gli occhi della persona amata e il giallo amore disperato. E il papavero, per esempio, simbolo di tranquillità e serenità, è perfetto per chi, in questa occasione, voglia rassicurare il partner e comunicargli che tutto procede per il meglio. Acquistare fiori italiani significa pero’ anche contribuire concretamente alla valorizzazione del territorio e alla salvaguardia dell’ambiente ma soprattutto sostenere un settore importante del Made in Italy e con 100mila addetti in 27mila aziende che vale complessivamente oltre 2,5 miliardi di euro. I fiori italiani peraltro sono senza dubbio i più profumati, non solo perché non devono affrontare lunghi tempi di viaggio che fanno arrivare quelli stranieri meno freschi alla meta, ma anche perché molti produttori nazionali sono impegnati a selezionare varietà che presentano aromi più intensi e caratteristici.