Dal 5 al 15 settembre 2015 l’evento enoarcheogastronomico #tipicamenteflegreo. Apertura con lo chef Paolo Gramaglia

Il territorio flegreo mette in vetrina il suo straordinario patrimonio di miti, storie e misteri con Malazè, l’evento enoarcheogastronomico ideato da Rosario Mattera (nella foto) che dal 5 al 15 settembre vedrà teatro Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida, isola di Procida e Napoli e al quale parteciperanno decine di associazioni, cooperative, ristoranti e aziende del settore turistico, vitivinicolo e gastronomico.
Tante iniziative alla scoperta dell’enigmatica Sibilla Cumana, del matricidio di Nerone e della tradizione popolare legata a San Gennaro. Ma anche escursioni tra le decine di luoghi suggestivi come i sentieri del mare, della terra e del vino di Monte di Procida, i borghi di Procida, il lago Miseno e la Piscina Mirabile a Bacoli. A Cuma si terrà la rievocazione storica con i gladiatori e a Pozzuoli racconti nel vulcano Solfatara e cena con i pescatori. Evento speciale per martedì 15 settembre con l’attore Peppe Lanzetta che racconterà il mito di Miseno leggendo l’Eneide al Castello di Baia.

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Rosario Mattera

 

 

Malazè, l’apertura
Il 5 settembre l’esclusivo evento mattutino, alle ore 10, al Tempio di Serapide riaperto al pubblico. Protagonisti saranno i sapori degli antichi romani raccontati dallo chef stellato Paolo Gramaglia (nella foto) del ristorante President di Pompei, nelle vesti di Cicerone in qualità di esperto di gastronomia, sapori e tradizioni culinarie dell’antichità.
Dal pane al vino, dal garum all’olio, lo chef Gramaglia condividerà il proprio sapere accumulato con studi decennali sull’argomento e che lo hanno visto protagonista nell’ultimo biennio con la Soprintendenza archeologica di Pompei impegnato tra varie mostre, convegni e momenti degustativi.
“Ho accettato con piacere l’invito di Rosario Mattera a Malazè – commenta lo chef stellato Paolo Gramaglia – Mi sembra il giusto modo per contribuire a tramandare la nostra storia tra i consumatori e ai turisti della bella Napoli. Dalle nostre radici culinarie derivano i sapori di oggi e le abitudini dell’epoca le ritroviamo nei gesti di tanti produttori di oggi. Il 5 settembre sarà creato un ponte tra i sapori dell’antica Roma e la creatività di oggi, in un luogo esclusivo, riaperto al pubblico per l’occasione”.
Il Tempio di Serapide, per la sua bellezza suggestiva e per la sua natura di antico macellum romano, racchiude in sé l’essenza dell’intera area flegrea: non si tratta solo di splendide vestigia storiche e archeologiche, ma anche del simbolo della ricchezza di scambi commerciali e culturali che caratterizzavano Pozzuoli (Puteoli) e ne facevano un crocevia dell’Impero Romano. Una affascinante e composita rievocazione del macellum di Pozzuoli farà rivivere, per la prima volta dopo millenni, l’antico mercato: le botteghe romane torneranno ad aprire, seppur virtualmente, grazie ad una mise en espace della vita ribollente vissuta nei secoli attorno alla convivialità e alle peculiarità enogastronomiche del territorio e della sua intrinseca vivacità culturale.

Paolo Gramaglia

Paolo Gramaglia

 

Malazè, il programma
Sempre il 5 settembre a Pozzuoli (ore 18), evento spettacolo alla Necropoli di via Celle con l’Associazione Vivara e Azienda Agricola Vigne di Cigliano. La Compagnia teatrale “Naviganti InVersi” invita a conoscere in modo diverso le caratteristiche la Necropoli Romana. L’evento si concluderà nella vigna dove si degusteranno i vini dell’azienda. Costo “a cappello”.
Domenica 6 a Pozzuoli, lago d’Averno (ore 20), “Stelle e Miti intorno al fuoco” a cura di GeaVerde Escursioni. Una serata lungo le sponde del lago d’Averno per scoprire insieme stelle e costellazioni, imparando a leggere una carta del cielo e conoscere le storie che gli astri racchiudono. Zuppa preparata con i prodotti dell’orto.
Domenica 6 a Pozzuoli, alla Darsena (ore 20:3), “Assettate a tavola ca te conto” con le associazioni ArteMide e AfricainTesta. Cena-racconto in casa di pescatori, la pesca di un tempo, le parole, il dialetto, i suoni della tradizione, nella voce di chi della pesca ci ha vissuto. Cena preparata con le ricette di una volta, per riscoprire gusto ed identità. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza all’associazione Africaintesta.
Venerdì 11 settembre, al santuario di San Gennaro a Pozzuoli (ore 18), “I luoghi di San Gennaro” a cura delle associazioni ArteMide e Flegreando. Dal santuario partirà la passeggiata attraverso i luoghi che furono scenario delle miracolose vicende del Santo. Si conoscerà una fonte di mistero, dove s’intrecciano storia e fede, superstizione e speranza. Si varcheranno i confini del Mito per scoprire le radici di una delle più fervide tradizioni popolari. Cena degustazione all’azienda vitivinicola Iovino.
Venerdì 11 settembre al lago d’Averno a Pozzuoli, (ore 21) a cura di Wunderkammer e Cantine dell’Averno. Wunderkammer, la rassegna di teatro itinerante nei luoghi d’eccellenza, fa tappa sul lago d’Averno con uno spettacolo en plein air. La magia e le suggestioni dei luoghi del mito incontrano lo stupore e la meraviglia del teatro. Degustazione con i vini e nella vigna di Cantine dell’Averno, raccontati da Michela Guadagno.
Sabato 12 settembre all’Acropoli di Cuma, Pozzuoli (ore 10,30), “Il canto e l’enigma. Dalle sirene alle sibille” con l’associazione Quo Vadis Napoli. Accompagnati dalle pagine evocative del libro Korallion di Fiorella Franchini, visita all’area archeologica di Cuma, con i templi di Apollo e di Giove e l’ingresso dell’Antro della Sibilla. Partendo dalla lettura di brani si racconteranno la nascita e la diffusione del mito delle Sirene, della Sibilla e di tutte quelle figure femminili scrigno di una religiosità profonda ed antica che arriva, attraverso gli echi di una terra legata ai vaticini e alle arti predittive, sino ad oggi.
Sabato 12 a Monte di Procida (ore 17:30), “Sentiero del Mare” a cura di Pro Loco Monte di Procida e delle associazioni Sinergie Campane, Archè e Facc’Caso. Una visita guidata itinerante, un percorso di trekking e trekking urbano alla scoperta dell’identità marinaresca di Monte di Procida. Passeggiare per le vie cittadine permette di ammirare scorci impossibili da cogliere in auto, di sentire l’odore del ragù in cotture, del caffè appena fatto, dei dolci appena sformati, di “ascoltare” il mare. Partendo dalla Chiesa seicentesca di Maria SS. Assunta in Cielo Santa Patrona e protettrice dei marinai, si scende lungo via Marconi, verso la Marina per un giro in barca. Lungo il percorso suggestioni e racconti in chiave Teatrale e Musicale. Le passeggiate si concluderanno con un aperitivo a base di prodotti tipici.
Sabato 12, Monte di Procida (ore 23:30), “Lungo le rotte dei pescatori” a cura della Pro Loco e delle associazioni Sinergie Campane, Archè e Facc’Caso. Partenza in barca dalla Darsena dei Pescatori della Marina per un’esperienza unica, lungo le rotte dei pescatori, alla scoperta delle ricchezze del mare e delle tradizioni del mestiere di pescatore. A bordo suggestioni e racconti in chiave Teatrale e Musicale.
Domenica 13 settembre a Pozzuoli (ore 10), nella Foresta Regionale di Cuma (ore 10) “A spasso nel tempo” a cura del Gruppo Archeologico Kyme, L’Orto Consapevole e Reenactment Society Ospite anche de “Il Bosco e la Duna” nella Foresta di Cuma, la “Macchina del tempo” ci condurrà dalla Cuma Romana, per assistere ad un combattimento tra gladiatori, a Cuma Medievale per prendere lezioni di combattimento storico e tiro con l’arco da maestri d’arme. Infine pasto dei gladiatori.
Domenica 13 settembre, Monte di Procida (ore 10), “I Sentieri del vino” a cura della Pro Loco Monte di Procida e delle associazioni Sinergie Campane e Il Ditirambo. Percorso di trekking e trekking urbano alla scoperta dell’identità contadina e di viticoltura con partenza dal belvedere di Via Panoramica. La passeggiata prevede la visita guidata all’antica necropoli, per proseguire sul “Casale” e la vecchia chiesa dedicata alla Madonna del Buon Consiglio; la visita continuerà in un sentiero in terra battuta dove tra i ruderi di un cellaio si assisterà allo spettacolo teatrale : “Pascandozia e Colospizia – l’appiccico dint‘a cantina”liberamente tratto da “Le fonnachere” di Giambattista Basile a cura di Gaetano Basile. Infine visita alle vicine Cantine per una degustazione di vini e assaggi di prodotti locali.
Domenica 13 a Bacoli (ore 11), “Agrippina, saggio sulla fisionomia del potere” a cura delle associazioni Flegreando, LunAzione e Azienda Agricola Piscina Mirabile. Rappresentazione teatrale nel sito archeologico di Piscina Mirabilis. Intrighi e passioni di una corte dove morire naturalmente era raro ed ancor più raro era amare senza covare interesse. A seguire degustazione di prodotti tipici e vini.
Domenica 13 sull’Isola di Procida (ore 11:30), Tour delle tradizioni procidane con l’associazione Vivara: l’economia della pesca, alcuni prodotti tipici dell’isola in un’escursione insolita lungo alcuni borghi.
Domenica 13 a Pozzuoli (ore 17), “I campi ardenti tra mito, racconto e arte” a cura dell’associazione Quo Vadis. La lettura di brani scelti dal libro Korallion di Fiorella Franchini guiderà il visitatore alla scoperta del paesaggio inimitabile della Solfatara. Cantato e raffigurato dagli artisti di tutto il mondo, sin da tempi antichissimi, questo luogo ha alimentato il mito dei campi ardenti, spesso visti anche come visione di quell’oltretomba con cui da sempre la nostra terra ha coltivato un rapporto unico.
Martedì 15 (ore 20) evento speciale al Castello di Baia a Bacoli per “L’ultima notte di Miseno” con Peppe Lanzetta e La Mescla. Narrano la leggenda e la letteratura che Miseno fosse il trombettiere dell’esercito troiano. Il suono del suo “cavo bronzo” risuonava con forza nei campi di battaglia ma il suo destino era segnato da una profezia della Sibilla. Miseno, sfidò il Tritone con il suono della sua cava conchiglia e fu per questo motivo annegato dallo stesso dio. La sua morte, però, rappresentò anche il sacrificio umano necessario ad Enea per potere entrare nell’Ade. Enea trovò il corpo del compagno annegato sulla spiaggia flegrea e lo bruciò e seppellì nel luogo che oggi prende il nome di Capo Miseno. La terrazza del Castello di Baia, diventa così il luogo ideale per raccontare la leggenda di Miseno. L’attore Peppe Lanzetta e il collettivo di fiati de La Mescla si esibiranno al tramonto al cospetto di Capo Miseno, cercando di evocare l’eco di una musica di guerra e di speranza, connessa al sogno così come al mare che ci ospita.
Tutti i fine settimana a Bacoli (ore 10), “In barca e bici dal lago Miseno ai Bagni di Bacco”. Gli operatori di LagoVivo accompagneranno i turisti alla scoperta dell’Avamporto Romano. Sosta al centro del lago per descrizione storica. Seguirà itinerario in bicicletta lungo la pista ciclabile sulla sponda del Lago. Infine ai Bagni di Bacco, relax e vino terapia e alla scopera del vigneto. In alternativa: visita Necropoli di Cappella con cena a bordo piscina oppure visita alla Piscina Mirabile e visita all’Azienda Agricola Piscina Mirabile.
Tutti i giorni a Bacoli (ore 11), al “Castello di Baia in compagnia di Giulia, figlia di Augusto” e CulturAvventura. Una visita al museo archeologico dei Campi Flegrei con guide in costume.