Sulle colline di Sorrento, a pochi metri dal luogo dove nel 1985 aprì i battenti il primo microbirrificio italiano, Giuseppe Schisano e Francesco Galano rilanciano e raddoppiano la sfida. E’ stato infatti inaugurato nei giorni scorsi il nuovo impianto – dotato anche di laboratorio e sala degustazione – del Birrificio Sorrento, un brand conosciuto ormai anche oltre i confini nazionali, e sempre più richiesto dalla grande ristorazione, oltre che da un nutrito esercito di beer lovers.
La storia di Giuseppe e Francesco è inizialmente quella comune a tanti homebrewers, termine anglosassone per descrivere l’hobby di farsi la birra in casa, che studiano ed approfondiscono il mondo della birra. L’impegno e lo studio trasformano il racconto in pagine speciali: nascono due etichette, ispirate al territorio, con ingredienti come il limone di Sorrento Igp, che arricchiscono la Syrentum, la Minerva con le arance di Sorrento e la Parthenope, con la noce di Sorrento.
Successivamente, con l’apertura del primo impianto, a Massa Lubrense, nasce il filone delle birre stagionali con tre Italian Grape Ale: la Ligia, l’Elèa e l’Opis e per il Natale l’Astrum che ricorda nelle sue sensazioni olfattive e gustative i tradizionali dolci natalizi. Ma viene ampliata anche la linea classica con l’Armida che, dedicata al poeta Torquato Tasso, declina in maniera diversa la buccia fresca dell’arancia di Sorrento.

“Il passo successivo era quello di un impianto produttivo che potesse aumentare la produttività e la qualità delle birre – spiegano Giuseppe e Francesco -. Si è reso necessario un nuovo stabilimento con nuove tecnologie e attrezzature, ma nello stesso proporre al visitatore potesse immergersi a 360 gradi nell’esperienza birra. Dove potesse comprendere i nostri sforzi nella ricerca osservando gli studi fatti nel loro laboratorio di microbiologia, dove alla fine del percorso potesse provare il risultato finale del progetto degustando le birre magari accompagnate da qualche eccellenza gastronomica della nostra terra”.
Da oltre un anno hanno lavorato al progetto Birrificio Sorrento Experience, tenuto a battesimo da due grandi esperti. Lorenzo Dabove e Flavio Boero, che hanno sottolineato i passi vincenti che hanno condotto il Birrificio Sorrento a successi e soddisfazioni: nella Guida alle Birre d’Italia 2015 di Slow Food, la Syrentum ottiene il riconoscimento di “Grande Birra”, la Ligia al terzo posto di Birra dell’Anno nel 2016, miglior Birrificio Campano Bibenda 2016, riconferma della Syrentum come “Grande Birra” con l’aggiunta della Parthenope insignita del premio “Birra quotidiana” nel 2017.

All’evento di presentazione sono intervenuti alcuni dei protagonisti delle eccellenze del territorio: lo chef pizzaiolo Antonino Esposito, con la sua frusta sorrentina, il panificio Lievito Madre, con vari pani farciti, l’azienda agricola Turuziello, con fior di latte e provolone del monaco dop, la macelleria Staiano con vari salumi e la pasticceria bar Pina con panettoni e cioccolatini, dove la birra è uno degli ingredienti.